E tu, ce l’hai una Landing Page?
Secondo GlossarioMarketing.it Landing Page sta per pagina di destinazione in cui l’utente arriva “dopo aver cliccato su un link inserito in un risultato di una ricerca o in un annuncio pubblicitario online”. In altri termini, una landing page corrisponde alla pagina iniziale di un sito web o un mini sito.
Di conseguenza è sì, il momento più breve ma anche quello di maggior impatto in cui l’utente si interfaccia con un brand. Perché? Perché da una Landing può dipendere la sua scelta di rimanere o abbandonare il sito.
A cosa serve una Landing Page?
La sua principale funzione è quella di convincere l’utente di ciò che sta guardando. In che modo? Non tanto promuovendo un prodotto, quanto spingendo il visitatore all’azione. Molto spesso queste pagine prevedono l’attivazione di call to action attraverso cui è possibile convertire un utente in cliente nell’immediato.
Un esempio? Il pulsante “scopri di più” o “compra ora” oppure l’invito alla compilazione di un modulo che prevede l’iscrizione a una newsletter.
Sito web o Landing Page?
Bisogna davvero scegliere l’uno o l’altro? In realtà no, sarebbe utile avere entrambi.
Se hai ancora dubbi a riguardo, quello che è utile sapere è che partire da una landing page efficace e ottimizzata che generi conversione – ovvero che riesca a portare l’utente a svolgere l’azione che vogliamo – è un ottimo punto di partenza per poi affiancarla ad un sito web professionale.
Perché è utile averla?
Immagina di essere catapultato in autostrada, stai cercando l’uscita per Firenze e invece di trovare un cartello che ti indica quella direzione hai davanti a te una serie di frecce con diverse città e direzioni: Roma, Napoli, Perugia, la galleria commerciale più vicina, la prossima stazione di servizio e addirittura il prossimo controllo elettronico della velocità.
Sei in confusione? Bene, in un normale sito può accadere la stessa cosa e di solito l’utente cerca la strada più breve per risolvere il suo problema. Se non ci riesce, abbandona.
Essentials di una Landing efficace.
Se conosci già l’obiettivo per cui vorresti far atterrare l’utente in pagina allora sei a cavallo perché ti resta solo:
- Tentare di focalizzare l’attenzione dell’utente sul tuo servizio o prodotto;
- Sforzarti di essere chiaro e persuasivo nella descrizione del tuo servizio, dei suoi vantaggi e/o dei suoi elementi di differenziazione;
- Lavorare al meglio per rendere ben visibili gli ambienti dedicati ai contatti e alla posizione geografica;
- Aggiungere animazioni, video o altro per personalizzare tutti i contenuti che presentano il tuo servizio.
Le Landing page possono essere di due tipologie e dunque avere due scopi:
- Raccogliere contatti (Lead Capture): nel gergo si dice “fare lead generation”. Questa tipologia di Landing page ha come caratteristica principale il form web: l’invito all’azione corrisponde alla compilazione di un modulo. Un esempio? Il brand chiede informazioni all’utente tramite un’iscrizione e in cambio mette a disposizione un codice sconto o una tessera fedeltà. Va da sé che questi dati sono utili a condurre i contatti alla fidelizzazione e all’acquisto.
- Convincere a comprare (Click-Through): in questo caso l’elemento focale è proprio l’invito all’azione (CTA) – che può essere ripetuta più volte nella Landing page. L’utente viene reindirizzato su una pagina in cui può completare l’azione. Un esempio il famoso bottone “Acquista Ora” che senza ulteriori passaggi, conduce l’utente alla pagina del checkout del pagamento.
Secondo la rivista Ninja Marketing tra i miglior esempi di Landing page di successo ci sono: Netflix, Airbnb, Shopify e Deliveroo.
La loro caratteristica comune? Un messaggio breve e conciso, una call to action che si fa notare ed un pizzico di creatività.
FONTI:
GLOSSARIO MARKETING https://www.glossariomarketing.it/significato/landing-page